lunedì 25 luglio 2016

Per il cinema, alla 31.a Settimana Internazionale della Critica di Venezia, è sempre l'Anno Uno alla scoperta di nuovi talenti da tutto il mondo

Superati i trent’anni – ma non li dimostra – la Settimana Internazionale della Critica, la sezione indipendente e parallela del Festival di Venezia, organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Franco Montini, presidente - con la Biennale di Venezia si presenta sempre rinnovata, ricca e interessante proponendo le opere prime e seconde scovate in ogni angolo del mondo.

Infatti, come dice il Delegato Generale, Giona A. Nazzaro: “Anno uno. Il cinema è sempre un Anno Uno. Solo i numeri e le statistiche credono alla crisi (che non c’è ma si vede). Il cinema, quello per cui vale la pena scendere in campo, si continua a fare. Sta là fuori, basta vederlo. La Settimana della Critica – luogo dove sono stati scoperti autori quali Olivier Assayas, Mike Leigh, Harmony Korine, Kevin Reynolds, Pedro Costa, Antonio Capuano e Michel Bena – è da sempre interlocutrice privilegiata di questo rinnovamento”.
E il programma – dal 31 agosto al 10 settembre, quest’anno si arricchisce di sette cortometraggi italiani che precederanno la proiezione dei lungometraggi in concorso – non lo smentisce offrendo una panoramica rappresentata da sette film in gara, non a caso, molti dei quali di coproduzione segno che anche il cinema sta diventando globale, almeno dal punto di vista della produzione indipendente: “The Last of Us” di Ala Eddine Slim (Tunisia-Qatar-Uae-Libano); “Drum” di Keywan
Karimi (Francia-Iran); “Jours de France” di Jerome Reybaud”; “Los nadie” (tl “I Nessuno”) di Juan Sebastiàn Mesa (Colombia); “Prank” di Vincent Biron (Canada); “Singing in Greveyards” di Bradley Liew (Malesia-Filippine; “Le ultime cose” di Irene Dionisio (Italia-Svizzera-Francia). Due eventi fuori concorso: “Prevenge” di Alice Lowe (GB), film di apertura, e “Are We Not Cats” di Xander Robin (Usa), film di chiusura. Tutti in anteprima mondiale, tranne il colombiano in prima internazionale.
Fondata da Lino Micciché nel 1984, la 31.a Settimana Internazionale della Critica - sulla scia di quella di Cannes – si è subito rivelata cacciatrice di nuovi talenti, infatti tra i vincitori delle ultime edizioni ritroviamo Pernilla August (“Beyond”, 2010), Guido Lombardi (“Là-bas”, 2011), Gabriela Pichler (“Eat Sleep Die”, 2012), Matteo Oleotto (“Zoran, il mio nipote scemo”, 2013), Vuk Rsumovic (“Figlio di nessuno”, 2014), Martin Butler e Bentley Dean (“Tanna”, 2015).
I premi a cui partecipano i film presentati: Premio del Pubblico – Circolo del Cinema di Verona; Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il miglior contributo tecnico; Leone del Futuro – Premio Venezia Opera prima “Luigi De Laurentiis”. José de Arcangelo