venerdì 24 luglio 2015

La Settimana Internazionale della Critica compie 30 anni e festeggia rinnovando la sigla, premiando il miglior film del passato e riflettendo sul cinema che cambia

In attesa della presentazione stampa del programma definitivo della 72a. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2015 - il 29 luglio al Grand Hotel Excelsior di Roma - è stata intanto illustrata una delle rassegne parallele e indipendenti che si svolgono nell'ambito della stessa e nell’arco del medesimo periodo, ovvero dal 2 al 12 settembre: la Settimana della critica

celebra la sua 30a. edizione rinnovando la propria “sigla” e affidando ad Alessandro Rak (l’autore de L’arte della felicità, che proprio alla SIC ebbe il suo battesimo) la realizzazione di un piccolo grande gioiello animato che da quest’anno darà il benvenuto agli spettatori prima di ogni proiezione
La Settimana Internazionale della Critica, organizzata dal SNCCI – dal 2 al 12 settembre nell’ambito della 72°. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia -, si è presentata all'insegna della famiglia, tema universale che, tra attualità e riflessione, crisi mondiale e spaesamento, lega i sette film in concorso, opere prime che indagano tra pubblico e privato, rapporti e incontri, disagi e conflitti contemporanei.
“Il traguardo delle 30 edizioni rappresenta per la SIC, – dichiara il delegato generale Francesco De Pace -, un evidente motivo di soddisfazione, ma anche il momento ideale per ripensare, in un’ottica non solo celebrativa, al lavoro svolto negli ultimi 30 anni dalle varie commissioni di selezione. Quanto sia cambiato il cinema, nel corso di questo periodo, e sotto gli occhi di tutti: sono cambiate le possibilità produttive per un regista esordiente, certamente in meglio per un accesso al mezzo più agevole e 'leggero'; in peggio per la contrazione di investimenti economici, siano essi pubblici o privati.
Sono cambiate le sue modalità di fruizione, soprattutto per il cinema cosiddetto d’autore o di ricerca, da una parte con la diminuzione degli schermi cinematografici ad esso destinati, dall’altra però con una straordinaria possibilità di accesso attraverso nuove piattaforme online o vod, più o meno legali. Il costante impegno di questa sezione, organizzata dal Sindacato dei Critici Cinematografici Italiani, e comunque stato quello di trovare in ambito internazionale registi in grado di operare un rinnovamento del cinema, di scoprire talenti disposti con coraggio, e anche con una certa incoscienza tipica del momento dell’esordio, ad anticipare tendenze e non a incamminarsi su strade rassicuranti”.
Tutti film di qualità elevata e parlano di famiglia - confermano i selezionatori Nicola Falcinella, Giuseppe Gariazzo, Anna Maria Pasetti e Luca Pellegrino che quest'anno finiscono il loro 'mandato' -, ma anche di condivisione, sono opere prime che sorprendono perché realizzate da giovani che riflettono sulla vita degli anziani, lavorano sulla memoria dei territori, sulla riscoperta del luogo, indagano sulla trasformazione di città e paesi, dalla Cina a Bagnoli, da Singapore al Portogallo.
Però il programma quest'anno prevede un momento celebrativo perché si apre con il Premio Speciale alla migliore Opera Prima di questi 30 anni, assegnato attraverso un referendum fra i critici italiani al regista e attore Peter Mullan, che con il suo ‘Orphans’ (verrà proiettato in apertura alla presenza dell'autore) nel 1998 rivelò il suo talento proprio nel programma della Sic, quattro anni prima di conseguire il Leone d’Oro per "Magdalene".
Celebrativo anche l’evento di chiusura di questa edizione con il nuovo film di finzione di Antonio Capuano ‘Bagnoli Jungle’, ennesimo esempio di libertà espressiva e di coraggio dell'autore vincitore nel 1991 proprio alla Settimana della Critica con ‘Vito e gli altri’. “Il suo ultimo film mette a confronto tre generazioni, attraverso storie che si incastrano l’una nell’altra, che si muovono in un territorio difficile, spesso degradato ma estremamente vitale come la periferia nord di Napoli che si sviluppa attorno all’ex stabilimento siderurgico di Bagnoli”.
Entrambi i film-evento girano intorno, neanche tanto casualmente, ad alcune costanti che si riscontrano nei titoli del nostro programma: famiglie dissestate, disagi adolescenziali e conflitti parentali, generazioni che si confrontano nel territorio del privato ma anche in quello della politica, spaesamenti indotti dalla crisi economica che portano a scelte radicali nella propria vita.
I sette film in concorso provengono da tre continenti e due sono firmati da donne: "Ana yurdu" (Motherland - Madrepatria) della turca Senem Tuzen, in coproduzione con Grecia; "Banat" (Il viaggio) dell'italiano Adriano Valerio, in coproduzione con Romania-Bulgaria-Macedonia; Kalo Pothi (La gallina nera) del nepalese Min Bahadue Bham, in coproduzione con Francia e Germania; "Light Years" (Anni luce) della britannica Esther May Campbell; Montanha (Montagna) del portoghese Joao Salaviza, in coproduzione con la Francia; "The Return" (Il ritorno) di Green Zeng, targato Singapore; e "Tanna" di Martin Butler e Bentley Dean, Australia-Vanuatu. Tutti film in prima mondiale (World Première).
Ma non è tutto, ci sarà un evento speciale (fuori concorso) in pre-apertura, è il cinese "Jia" (Famiglia) di Liu Shumin, in coproduzione con l'Australia, paese dove l'autore si è trasferito. Eccezionale anche la durata 4 ore e 40' e per ciò la SIC apre un giorno prima, rispetto alle scorse edizioni, ovvero il giorno stesso dell'inaugurazione del Festival di Venezia.
Le opere concorrono a due premi: Premio del pubblico Pietro Barzisa (alla memoria dello studioso e critico) - 30a. Settimana Internazionale della Critica, sponsorizzato dal Circolo del Cinema di Verona e del valore di 5.000 Euro. Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis", insieme a tutti gli altri lungometraggi d'esordio presenti nelle sezioni competitive della Mostra, e a 100.000 dollari Usa messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno divisi in parti uguali tra il regista e il produttore. Oltre a Barzisa verrà ricordato, da un’iniziativa del SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) il giornalista e critico cinematografico Callisto Cosulich, storica firma del quotidiano “Paese Sera” e di tante altre pubblicazioni, recentemente scomparso.
Anche quest'anno, la Fedeora, l'Associazione dei Critici Cinematografi dell'Europa e del Mediterraneo, assegnerà due premi collaterali ai film della Settimana: uno al miglior film, l'altro a scelta tra la migliore sceneggiatura, migliore fotografia o migliore interpretazione. José de Arcangelo