venerdì 18 luglio 2014

Il 34° Fantafestival celebra i cent'anni del grande Mario Bava (1914-1981) con un premio alla miglior opera prima fantahorror

La XXXIV edizione del FANTAFESTIVAL (Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico, in programma fino al 23 luglio al Barberini), diretta da Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli – promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema, Roma Capitale Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica, Assessorato alla Cultura Arte e Sport della Regione Lazio, e realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – non poteva dimenticare il Maestro italiano del brivido per eccellenza: Mario Bava, nel centenario della nascita del regista sanremese (31 luglio 1914).

Il Premio “Mario Bava”, annunciato lo scorso anno proprio a Sanremo, è stato infatti istituito per premiare la Migliore Opera Prima tra i film italiani selezionati. Inoltre, in collaborazione con Wonderland (Rai4), la 'fantastica kermesse' ricorderà il regista de “La maschera del demonio”, “La frusta e il corpo”, “I tre volti della paura”, “Terrore nello spazio”, "Operazione paura" (Kill Baby Kill) e “Reazione a catena”, nel corso della Serata di Premiazione che avrà luogo al Cinema Barberini mercoledì 23 luglio, proiettando un docu-omaggio realizzato dai curatori di Wonderland. Un montaggio di repertorio con estratti di interviste a Bava (le sue rare apparizioni televisive, tra il 1970 e il 1981) e ai suoi illustri estimatori (tra essi, Martin Scorsese), che verrà poi trasmesso su da Rai4 venerdì 25 luglio, nel corso di una speciale puntata di Wonderland dedicata al Fantafestival.
Nato a San Remo cento anni fa, il 31 luglio 1914, Bava è figlio d’arte. Suo padre Eugenio, già scenografo per la francese Pathé, è il direttore del reparto trucchi cinematografici all’Istituto Luce, dove il figlio ventenne comincia a lavorare nel 1934 come titolista. L’esordio come direttore della fotografia è con Roberto Rossellini nei due cortometraggi diretti dal regista romano nel ’39: Il tacchino prepotente e La vispa Teresa. Nel dopoguerra Bava dirige alcuni brevi documentari fra i quali Anfiteatro Flavio del 1947… Intanto gli impegni come “interprete della luce” si susseguono e gli permettono di raffinare le sue idee e collaborare, fra il 1950 e il 1960, con diversi
registi fra cui Steno, Monicelli, Mario Camerini, Giorgio Bianchi, Luciano Emmer, Mario Soldati ma soprattutto Riccardo Freda con il quale realizza "I vampiri" (1956) e l’horror fantascientifico "Caltiki - il mostro immortale" di cui cura anche gli effetti speciali a base di trippa… Inoltre, firma la fotografia e gli effetti speciali sorprendenti di "Le fatiche di Ercole" di Pietro Francisci (1958), con cui acquista fama internazionale e soprattutto negli Usa, e "La battaglia di Maratona" di Jacques Tourneur (1959) - filone a cui s'ispirano gli odierni fantasy-mitologici, per cui firmò anche la regia di "Ercole al centro della terra".
Nel 1961, dopo il debutto con "La maschera del demonio", è impegnato nei trucchi del fantasy "Le meraviglie di Aladino" dove fa uscire dalla lampada un genio interpretato da Vittorio De Sica… La sua grande esperienza negli effetti speciali è richiesta anche dalla RAI, prima per la realizzazione dell’episodio dell'Odissea, in cui Ulisse si scontra con Polifemo nell’Odissea televisiva diretta da Franco Rossi… poi per il "Mosè" di Gianfranco De Bosio, con Burt Lancaster che scaglia le piaghe sull’Egitto e fugge attraversando il Mar Rosso grazie all’intervento divino… Suo è anche un celebre Carosello, dove mette a disposizione di una benzina il sapiente uso di modellini e mascherini dando vita a I futuribili… Con il figlio Lamberto, da un racconto di Prosper Mérimée adattato nella sceneggiatura di Cesare Garboli, nel 1979 dirige il film tv "La Venere di Ille" per la serie RAI “I giochi del diavolo”… Quando Mario Bava muore per un infarto il 25 aprile 1980, il suo ultimo intervento nel cinema è la trasformazione in Morte della Mater Tenebrarum per "Inferno" di Dario Argento… Wonderland lo ricorda attraverso le sue rare apparizioni televisive, tra il 1970 e il 1981
34° FANTAFESTIVAL Multisala Barberini Piazza Barberini, 24-26 00187 Roma Sala Trevi Vicolo del Puttarello, 25 00187 Roma