domenica 27 luglio 2014

Al Fiuggi Family Festival vince due volte lo svedese "Nobodys Owns Me" di Kjell-Ake Andersson. Le giurie giovani scelgono "Barfi" e "Locke"

FIUGGI, 27 – Il drammatico "Nobody Owns Me", dello svedese Kjell-Ake Andersson, vince la VII edizione del Fiuggi Family Festival. Al centro della storia il forte rapporto - anche d'amicizia - tra la piccola Lisa e il padre sopraffatto dalle avversità della vita - abbandonato dalla moglie e deluso dal duro lavoro - e con un rapporto difficile con il proprio genitore.

“Il film di Andersson racconta con verità e grande sensibilità artistica un rapporto di paternità che resiste alle durezze della vita e agli errori personali”, questa la motivazione della scelta della Giuria ufficiale presieduta dal regista Gennaro Nunziante e composta da Airaldo Piva, AD Hengdian Group Europe; il Maestro Antonio D’Antò; Cesare Fragnelli, di Microcinema. Concorde - ma non troppo - anche la Giuria della Stampa accreditata: “Film di grande intensità emozionale, carico delle contraddizioni di una società solo apparentemente giusta, ma in realtà distruttiva verso i più deboli”. Menzione speciale della stampa per "Locke" di Steven Knight, anche perché era già, non solo nella selezione ufficiale del Festival di Venezia, uscito nelle sale italiane.
“Un film geniale e originalissimo. E costruito sulla misura: dei tempi serrati, delle voci, dei sentimenti forti e fuori da ogni retorica – si legge nella motivazione - Il tema del legame parentale nelle due direzioni: verso il padre rispetto al quale comunque il protagonista si confronta, verso i figli che non lascia soli condividendone anche la gioia di una vittoria sportiva. La sceneggiatura sempre uguale a se stessa è metafora dell’alienazione dell’uomo moderno e dei suoi rapporti umani vissuti nella rete o al telefono”. "Locke" si è anche aggiudicato il premio della giuria giovani composta da ragazzi dai 16 ai 29 anni; questa la motivazione: “Grazie alla perfetta costruzione della sceneggiatura, il film presenta una situazione umana che riusciamo a sentire nostra, e allo stesso tempo i dialoghi ci accompagnano nella scoperta di un personaggio che spiazza nella sua atipicità. Incisiva l’interpretazione dell’attore Tom Hardy”. Mentre la riuscita e toccante commedia indiana "Barfi" di Anurag Basu, è stata premiata dalla giuria di trenta ragazzi tra i 14 e i 17 anni dell’Associazione Arca-Enel, assieme ai giovani giurati del Cgs. Una paternità ‘nonostante tutto’, declinata nei protagonisti anche degli altri film in programma, ha caratterizzato la proposta filmica di questa settima edizione del festival.
Infatti, anche il 'trascurato' "Ismael" di Marcelo Pineyro - per cui c'è stata un'accessa discussione tra la stampa accreditata che ad un certo punto si era divisa in due - racconta di un padre (assente fin dalla nascita) e un figlio che lo cerca e lo costringerà a fare i conti col proprio passato e con la sua responsabilità di padre. Il motivo principale è che la pellicola spagnola del regista argentino (da "Tango Feroz" e "Caballos salvajes" a "Kamchatka" e "Il metodo", presentati a Venezia) affronta temi importanti, per meglio dire seri, ma lo fa con leggerezza, delicatezza e ricco di sfumature, anche psicologiche e sociali. E quell'apparente convenzionalità viene proprio dai fatti della nostra vita quotidiana, purtroppo, sono i luoghi comuni dell'esistenza umana.
In occasione della serata di gala del festival, presentata da Fabrizio Frizzi - è stato anche 'costretto' a fare l'imitazione di Piero Pelù - affiancato dal cantautore/attore Attilio Fontana, è arrivato anche il saluto del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che ha voluto esprimere il suo “più vivo apprezzamento per l’iniziativa e per gli obiettivi che si desiderano raggiungere offrendo un valido contributo sociale e culturale al nostro Paese”. E durante la serata, Antonella Bevere, Presidente dell'Associazione Fiuggi Family Festival - oltre a ringraziare e salutare tutti i presenti - ha fatto un'importante rivelazione: dal prossimo anno il nome della manifestazione sarà Fiuggi Film Festival, anche se non perderà la sua identità di festival della famiglia. Nel ricco programma di questa edizione, anche una masterclass di cinema per i giovani giurati presenti per il primo anno al festival, alla quale ha dato il suo contributo anche il regista svedese Andersson in una lezione sulla realizzazione di un film. A conclusione di un 'corso' a cui hanno partecipato, tra gli altri, i registi Gennaro Nunziante e Fernando Muraca.
Non poteva mancare un appello alla Pace in Israele e Palestina, con una doppia proiezione del bel documentario "Jerusalem, Dreams and Reality", diretto da Lia G. Beltrami e prodotto da Aurora, sul bilancio, tra desideri e realtà, del rivoluzionario progetto Women of Faith for Peace: Jerusalem, attivo da quattro anni. Ospite eccellente alla prima proiezione l’ambasciatrice del Ghana in Italia e presidente dell’agenzia Onu World Food Programme, Evelyn Anita Stokes-Hayford; e, tra gli altri, anche l’attrice Daniela Poggi e il produttore Andrea Morghen. Altri eventi, Emi De Sica, primogenita del grande attore e regista ciociaro, nel ritirare il riconoscimento europeo in occasione del quarantennale della scomparsa del padre ne ha ripercorso la carriera, ricordandone aneddoti e momenti familiari. L’evento è stato promosso dal Comune di Fiuggi in qualità di membro ordinario dell’itinerario culturale europeo E.H.T.T.A, European Historic Thermal Towns Association.
Il Safer Internet Centre Italia – Generazioni Connesse è stato presente al festival e alla serata conclusiva per sensibilizzare sul tema dell'utilizzo responsabile e positivo di internet e delle nuove tecnologie da parte dei più giovani.​ Il direttore del festival, Angelo Astrei, ha dato le primissime anticipazioni dell’edizione 2015: il cambio del nome che diventerà Fiuggi Film Festival e il nuovo logo realizzato dal prof. Mauro Palatucci dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone con l’intenzione di dare all’ormai tradizionale evento fiuggino “un aspetto più moderno e coinvolgente, più adatto per essere veicolato su smartphone, computer, video e gadget.” José de Arcangelo