sabato 16 novembre 2013

Ultima giornata ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma. Primi premi (Alice nella città), premio a Tsui Hark e incontro col regista cult Takeshi Miike

ROMA, 16 - Ultima giornata ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma e assegnazione dei Premi Ufficiali dell’ottava edizione, di cui parleremo più tardi, ovvero dopo la cerimonia.

Ma prima e dopo la cerimonia di premiazione, sono stati proiettati altri. Infatti, dopo la serata sarà la volta dell’ultimo Premio Ufficiale del Festival, il Maverick Director Award assegnato a Tsui Hark, regista, produttore e sceneggiatore che ha guidato la rivoluzione del cinema di Hong Kong a partire dalla fine degli anni Settanta. Il riconoscimento, dedicato ai maestri che hanno contribuito a inventare un cinema nuovo, verrà consegnato da uno dei primi esegeti in Europa del “fenomeno” Tsui Hark, il celebre regista francese Olivier Assayas, vincitore di un Golden Globe per la mini-serie televisiva “Carlos” e autore di film celebri come "L'eau froide", "Irma Vep", "Les Destinées Sentimentales", "Qualcosa nell’aria". L'evento Maverick Director Award di quest'anno verrà completato da una Masterclass con Tsui Hark, moderata da Olivier Assayas, Marie-Pierre Duhamel e Giona Nazzaro.
Il nuovo film di Tsui Hark, "Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D" (Di Renjie: Shendu longwang 3D), presentato Fuori Concorso in prima internazionale dopo la cerimonia di premiazione. L’atteso prequel di "Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma" (Di Renjie, 2010), pluripremiato kung fu fantasy storico, è il secondo film realizzato in 3D da Tsui Hark dopo "Flying Swords of Dragon Gate", interpretato dalla star delle arti marziali Jet Li.
Nel film - se si può più spettacolare, visionario e 'divertente" del consueto, il giovane Di (Dee) Renjie giunge nella capitale imperiale con l'intenzione di diventare un magistrato. L'imperatrice Wu Zetian, agli albori del suo regno, ha inviato il capitano delle guardie Yuchi a indagare su un minaccioso mostro marino. Per una coincidenza fortuita, tanto Di che Yuchi si ritrovano a combattere insieme la creatura quando questa attacca il corteo cerimoniale per il sacrificio della bellissima cortigiana Yin. Sospettoso del forestiero, Yuchi fa imprigionare Di. Questi, però, riesce a fuggire e scopre che le caste più alte della società, tra cui lo stesso imperatore, bevono regolarmente un tè (probabilmente velenoso) prodotto dalla famosa casa di Yuan, un pretendente di Yin, che, misteriosamente, è scomparso da mesi. Non sappiamo se l'opera, magistrale mix di generi, uscirà nelle nostra sale, ma è comunque un kolossal in costume che quasi sicuramente può conquistare un pubblico non solo giovane. Nel pomeriggio, sono stati consegnati dei premi collaterali. Questi i riconoscimenti assegnati: Premio Farfalla d’oro – Agiscuola, L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al Miglior Interprete Italiano, Premio AMC Miglior Montaggio, Premio AIC Miglior Fotografia, Premio al Miglior Suono - A.I.T.S., Premio Chioma di Berenice al Miglior Trucco Cinematografico, Premio Chioma di Berenice alle Migliori Acconciature Cinematografiche, Premio Maurizio Poggiali per il Miglior Documentario, Premio Centenario BNL: #100sec per il futuro.
Sala superaffollata - molti accreditati non ce l'hanno fatta ad entrare al Teatro Studio - per il Fuori Concorso "Chikyu kyodai" (Blue Planet Brothers) di Takashi Miike - disponibile ed ironico che ha elargito anche autografi a fan e giornalisti -, uno dei più originali cineasti del panorama mondiale contemporaneo, allievo del celebre Imamura Shōhei e autore di film premiati nei maggiori festival internazionali: da Rotterdam a Cannes, da Berlino a Venezia) e a Roma Dopo aver presentato in Concorso "Mogura no uta" (The Mole Song - Undercover Agent Reiji), Miike porta al Festival 2013 una misteriosa storia in dieci episodi, tutti in bilico tra commedia demenziale, fantascienza e fantasy. La vicenda di un incontro, che fa nascere un trio tra i più surreali: un samurai dell’era feudale che tiene banco nella capitale, un alieno in visita dal pianeta Cygnus, un folletto (buono o cattivo?). Le loro vicende si intrecciano le une con le altre nei più diversi ambienti della capitale giapponese.
Lo spunto, di questo solidarità ed amicizia fra tre personaggi completamente 'diversi' ma uniti da molte cose in comune, è il 'tabacco' e l'accendino. In questa sorta di racconto (a) morale sulla scia della commedia vengono fuori vizi e virtù della società contemporanea, e non solo. Il regista ha poi parlato del film e del suo lavoro intrattenendosi col pubblico una mezz'ora abbondante, dove ha spiegato che il suo modo di lavorare - è attivissimo tra cinema, tivù, cartoni e spot - non ha nulla di particolare e nemmeno più faticoso di altri. E "per ora va avanti così, poi si vedrà". "Blue Planet Brothers" è nato da un'idea che poi pian piano si è sviluppata in una serie di corti poi raggruppati in un lungometraggio di un'ora. Naturalmente, visto che sono in gioco sigarette e derivati, sono stati prodotti e mandati in onda come una sorta di spot prima di diventare film.
Al MAXXI ancora due film fuori concorso sulla linea de programma CinemaXXI: "Skurstenis" di Laila Pakalnina e "Ricordi per moderni" di Yuri Ancarani. In "Skurstenis", la regista e sceneggiatrice russa Pakalnina, autrice di film inclusi e premiati in numerosi festival internazionali tra i quali Cannes, Venezia, Berlino, Locarno, Roma, racconta una storia sul mondo dell’infanzia, protagoniste sette bambine bionde: sullo sfondo i luoghi, gli amici e gli oggetti del mondo che abitano. Yuri Ancarani - video artista e film-maker che ha partecipato a numerosi festival tra cui la Mostra di Venezia e Rotterdam e ha presentato le sue opere in mostre e musei nazionali e internazionali come Biennale di Venezia, MAXXI di Roma e Guggenheim Museum di New York – ha portato "Ricordi per moderni", una serie di tredici video realizzati fra il 2000 e il 2009 per la prima volta presentati insieme. A partire dalle pagine “musicali” di Pier Vittorio Tondelli, Ancarani traccia un percorso sui cambiamenti che hanno segnato la Riviera romagnola negli ultimi decenni, tra immigrazione, industria del petrolchimico e paesaggi ancestrali. Ancarani era anche al Festival dell'anno scorso con il cortometraggio "Da Vinci". Proiettati anche gli ultimi due film del programma CinemaXXI fuori concorso. Il regista canadese Nicolas Pereda che ha realizzato film presentati e premiati nei più prestigiosi festival, video per spettacoli interdisciplinari, opere liriche e performance di danza, firma il mediometraggio "El palacio". Un documentario che segue la vita quotidiana di diciassette donne che vivono insieme in un ampio appartamento per ragioni affettive ed economiche e si aiutano tra loro arrangiandosi nei lavori più vari. Infine, il film di chiusura di CinemaXXI, "Saatvin sair" di Amit Dutta. L’ultimo pellicola del regista indiano, considerato uno degli autori più innovativi del cinema sperimentale, Premio speciale della Giuria alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con "Aadmi Ki Aurat Aur Anya Kahaniya", vincitore del Fipresci a Oberhausen per "Kramasha"; torna ad approfondire un tema che contraddistingue la sua produzione fin dagli esordi: il rapporto fra cinema, pittura e musica. Infatti, Dutta racconta la vicenda di un pittore errante che si immerge in un bosco dopo aver notato una misteriosa impronta e udito una strana melodia. Questo cammino nella profondità della natura lo porterà al cospetto del suo io più intimo. Sempre al MAXXI in mattinata, si è tenuta la tavola rotonda “I volti del documentario”. Doc/it, 100 autori, l’Università Roma Tre e la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Pesaro Film Festival propongono un incontro di approfondimento e dibattito tra il pubblico ed una rosa di registi rappresentativi, in cui si affronteranno i diversi “Volti del documentario” italiano, prendendo spunto dalla proiezione dal film "Segni particolari: documentarista" di Christian Carmosino e Vito Zagarrio. Parteciperanno Giorgio De Vincenti (Direttore del Centro di Produzione Audiovisivi dell’Università Roma Tre) e Giovanni Spagnoletti (direttore Mostra Internazionale Nuovo Cinema/ Pesaro); dopo la proiezione, Mario Balsamo (documentarista e membro del consiglio direttivo 100autori) e Gerardo Panichi (presidente Doc/it, regista e produttore) si sono confrontati con gli ospiti per analizzare e mettere in luce l’attuale importanza del cinema del reale. Al dibattito sono intervenuti Caterina D’Amico, direttore didattico del CSC Roma, Fabio Mancini, commissioning editor Doc3/RaiTre, Fabio Ferzetti, critico cinematografico del quotidiano Il Messaggero, Marco Visalberghi, produttore di Sacro GRA e Andrea Romeo, direttore artistico Biografilm Festival – International Celebration of Lives. Nel programma delle retrospettiva “Ercole alla conquista degli schermi” è stato proiettato "I giganti di Roma" di Antonio Margheriti (alias Anthony M. Dawson), mentre per la rassegna “Claudio Gora, regista e attore” è passato "L’odio è il mio dio". Alle 11.30 in Sala Petrassi, si è tenuta la cerimonia di premiazione della sezione parallela Alice nella città, seguita dalla proiezione di "La cour de Babel" di Julie Bertuccelli, Fuori Concorso in collaborazione fra Festival e Alice. Proiezione anche di "I Wish" di Hirokazu Kore-Eda. Dello stesso regista, "Like Father, Like Son" (al MAXXI). Il pubblico ha incontrato iregista Kore-Eda nel pomeriggio. Roma, sabato 16 novembre 2013. Si conclude oggi la 10a edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie, dove a trionfare è la Finlandia che ottiene ben due Premi: Miglior film a “The Disciple” di Ulrika Bengts e “Heart of a Lion” di Dome Karukoski. In Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la Direzione artistica di Alice nella Città, alla presenza della Giuria composta da 25 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, ha consegnato il Premio per il Miglior film del Concorso Young/Adult (che consiste in un compenso economico di 10.000,00 euro) al film, già candidato all’Oscar per la Finlandia, “The Disciple” di Ulrika Bengts. La motivazione della giuria: “per la sensibilità con la quale la regista ha affrontato le complesse dinamiche familiari e l’introspezione dei personaggi. Il film è capace di raccontare un ristretto lembo di terra, con pochi personaggi, una storia emozionante che non incontra barriere temporali. Interessante il capovolgimento dell’immagine del faro che, da baluardo di luce e salvezza per i viaggiatori, si trasforma in un luogo soffocante da cui fuggire. Straordinarie infine le interpretazioni dei personaggi tra cui spicca per intensità la figura del padre”. Menzione speciale della Giuria è stata attribuita a “Heart of a Lion” di Dome Karukoski, ultimo lavoro di uno dei registi finlandesi più conosciuti in patria, già passato al Festival di Toronto e a Montreal. La motivazione della giuria: “per la semplicità puntuale ed incisiva nel descrivere un tema importante e pericolosamente attuale, quello del neonazismo. Per la capacità del cast e la sceneggiatura efficace in grado di riportare senza filtri e con tagliente comicità una realtà crudele quanto folle”. Ottimo il bilancio con cui si chiude questa decima edizione di Alice nella Città che può vantare oltre 23.000 presenze tra pubblico e accreditati: circa 19.000 per le proiezioni dei film (Concorso, Fuori Concorso ed Eventi speciali) e 4.000 registrate per tutte le attività aperte al pubblico a ingresso gratuito, legate al mondo del cinema e parallele al programma ufficiale che hanno avuto luogo ogni giorno a Casa Alice. Numerosissime anche le scuole coinvolte: 78 classi di elementari, 61 di scuole medie e 259 classi di scuole superiori. Più di 80 gli ospiti italiani ed internazionali che hanno animato Casa Alice dall’8 novembre ad oggi, considerando le delegazioni dei film in Concorso, Fuori Concorso ed Eventi speciali e tutti gli appuntamenti collaterali ad ingresso gratuito che si sono susseguiti ogni giorno. Incontri con registi e attori accolti nella Libreria del Cinema di Giuseppe Piccioni, lezioni di cinema in 4 step rivolte a giovani tra i 15 e i 22 anni, proiezioni serali all’aperto per omaggiare i 90 anni dell’Istituto Luce Cinecittà, gli ospiti della striscia quotidiana curata dal “critico” irriverente Johnny Palomba con il coinvolgimento dei ragazzi della Scuola di Cinema Rossellini, l’appuntamento con il Cinecocktail e l’evento Film4Meeting - Show your talent, l’incontro con Rocco Papaleo organizzato dalla Basilicata Film Commission, la presentazione dei 6 canali web specializzzati di Raicinemachannel.it, e molte altre occasioni per brindare ad alcune opere che sono state presentate in questi giorni, come le feste per i film “Tir”, “Take Five” e “Marina”. Tutti avvenimenti che hanno contribuito a trasformare Casa Alice in un’officina creativa, grazie anche al supporto dei partner culturali, media e tecnici della Manifestazione, come Rai Movie, My Movies.it, Radio Città Futura, Cinemotore, Open Sky, Fred Radio e la Libreria del Cinema, a cui si aggiungono Acea spa ed Ente dello Spettacolo che hanno reso possibile l’omaggio all’Istituto Luce, Istituto Roberto Rossellini, Fapav, RomaLazio Film Commission, Lucana Film Commission, Trap Art, Cinemeccanica, MADE.COM che ha curato gli arredi di Casa Alice, SUB-TI, Grandi Eventi Italia, Tailorsan. José de Arcangelo