lunedì 27 giugno 2011

Chiusi i battenti della 47a. Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Vince "I diari di Musan" del sudcoreano Park Jung-bum

PESARO, 27 - Serata di premiazione ieri sera alla 47a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. In Piazza del Popolo sono stati assegnati i riconoscimenti ai film scelti dalle giurie. La premiazione è stata preceduta dalla proiezione dell’ultimo episodio dei cortometraggi di Gael Garcia Bernal e Marc Silver “Los Invisibles” e seguita dall’antepria di “También la lluvia / Even the rain / Persino la pioggia” di Iciar Bollain (la regista spagnola considerata tra i migliori cineasti d’europa) sulla guerra per l’acqua, che riveste un’attualità assoluta. Infatti la forza del film sta proprio in questo perché lo spettatore come i protagonisti della pellicola prendono coscienza che il ‘problema’ non è ‘locale e per alcuni gruppi’, ma di tutti. Però l’opera della Bollain – scritta dal suo compagno Paul Laverty, già sceneggiatore di Ken Loach – unisce impegno civile e spettacolo, cinema nel cinema e il riproporsi della storia, già la conquista spagnola, ora le multinazionali e i governi, loro alleati. Il tutto raccontato senza retorica ma con lucidità, spingendo lo spettatore alla riflessione sul sociale, sulla politica e sull’ecologia. E non è poco. Gli interpreti principali sono due star del cinema latino: il messicano Gael García Bernal e lo spagnolo Luis Tosar, premio Goya per “I lunedi al sole”, “Ti do i miei occhi”, “Cella 211”.
A decretare il vincitore, “Musanilgi/ The Journals of Musan” di Park Jung-Bum, è stata la giuria composta dal saggista, giornalista e critico cinematografico de “Il Messaggero” Fabio Ferzetti, dalla sceneggiatrice e regista Marina Spada e dall’attrice Isabella Ragonese.
Ecco la motivazione: “Per la profonda adesione personale e l’ininterrotta tensione morale con cui testimonia la lotta quotidiana, le lacerazioni interiori e la disperata speranza del suo protagonista, ultimo fra gli ultimi. Facendo luce al tempo stesso, con stile sempre asciutto e coinvolgente sulla condizione degli emigrati dalla Corea del Nord, su uno degli aspetti più drammatici e soprattutto nascosti della società coreana”.
Inoltre, la giuria ha ritenuto di dover dare una Menzione d’Onore al film: “Qu’ils reposent en revolte (Des figures de guerre I)” di Sylvain George, poeta, cineasta e attivista politico francese. Questa la motivazione: “Per la forza poetica, coniugata all’intensità della testimonianza, con cui compone una vera e propria Odissea contemporanea, esplorando in ogni recesso il mondo degli invisibili fino a dare una forma e un senso alle esistenze negate di questi dannati della terra. Con un linguaggio forte e originale che contamina in libertà cinema, documentario e video arte”.
Il Premio Pesaro Cinema Giovani, assegnato da una giuria giovane, composta da studenti e neo laureati dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, è andato allo stesso film coreano “The Journals of Musan”, “Per la maestria con cui è stata diretta la regia al fine di rappresentare in modo puntuale la storia e la personalità del protagonista. Per l'onestà e la dignità di questo lavoro che, attraverso le vicende narrate, ha esplorato nel profondo la natura umana e i compromessi necessari per vivere all'interno di un contesto sociale e storico difficile, come quello coreano”.
Il premio “Cinema e diritti umani” di Amnesty International alla 47a. Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro è stato assegnato al film “También la lluvia” di Icíar Bollaín (“Ti do i miei occhi”). La giuria del premio, presieduta da Gianfranco Cabiddu e di cui hanno fatto parte Sonya Orfalian, Riccardo Giagni, Antonello Grimaldi e Riccardo Noury.
La motivazione: “Con una narrazione estremamente efficace, sorretta da una sceneggiatura attenta, il film affronta il modo originale il tema cruciale dell’accesso a un diritto umano fondamentale, l’acqua, la cui richiesta risuona a ogni latitudine del mondo. È un film che mettendo in relazione passato e presente, fotografa in maniera incisiva la società sudamericana, con particolare sensibilità etica, un efficace ritmo cinematografico e un notevole impegno culturale e sociale. Merita il premio per la lucidità, il senso di responsabilità e l’impegno con cui presenta e analizza i grandi cambiamenti in atto nel continente latinoamericano”.
Una Menzione Speciale anche qui per “Qu’ils reposent en revolte (Des figures de guerre I)” di Sylvain George “Per aver saputo raccontare con una visione critica e coraggiosa una storia “scomoda” di sofferta umanità; per il complesso del suo lavoro di cineasta attento al sociale e per il suo cinema necessario fatto di cruda verità umana”.
La giuria della prima edizione del concorso video Premio CineMarche Giovani, riservato ai giovani, entro i 30 anni d’età, che vivono, studiano o lavorano nella Regione Marche (per cortometraggi a tema libero della durata massima di 3 minuti), composta dal critico Pierpaolo Loffreda (coordinatore del Premio), da Ludovico Pratesi (direttore del Centro Arti Visive La Pescheria di Pesaro) e dai giornalisti Paolo Angeletti (“Il Resto del Carlino”), Alberto Pancrazi (RAI) e Claudio Salvi (“Il Messaggero”), ha assegnato all’unanimità il Premio 2011 al corto “L’illusione” di Stefano Del Frate, Gianluca Grandinetti, Gianluca Marone, Diego Di Giandomenico. La giuria ha anche attribuito due Menzioni Speciali a: “Vergogna” di Patrizio Agabiti, interpretato da Alessia Natale Mariani e da Luca Zangheri (una produzione Kumo Videolab) e a “Sincro” degli allievi della classe 4 E del Liceo Artistico Scuola del Libro di Urbino. Il video Il corto vincitore è stato proiettato in Piazza dopo la premiazione, mentre la Mostra si è conclusa definitivamente stamattina con la replica (ore 10.30, Cinema Teatro Sperimentale) dell’opera vincitrice del concorso PNC: “Musanilgi/ The Journals of Musan” di Park Jung-Bum, già assistente di in “Poetry” e autore di corti premiati.
José de Arcangelo